Una delle storie più belle sulle feste l'ha scritta Charles Dickens nel suo "Canto di Natale" dove racconta la brutta avventura capitata all'avaro di sentimenti e di denaro Ebenezer Scrooge, che viene visitato nella notte di Natale dal fantasma del Natale passato, del Natale presente e del Natale futuro. Riflettendo su se stesso, su quello che è stato e su quello che sarà Scrooge si ravvede e diventa un uomo migliore.
Il libro inizia così:
"Marley era morto, tanto per cominciare. Non c'era dubbio su ciò: il suo atto
di morte era firmato dal pastore, dal coadiutore, dall'uomo delle pompe funebri
e dal capo dei piagnoni. L'aveva firmato anche Scrooge, ed il nome di Scrooge
alla Borsa degli scambi valeva per qualunque cosa a cui egli decidesse di metter
mano. Il vecchio Marley era morto come un chiodo di un
uscio."
[Charles Dickens, Canto di Natale, traduzione di
Maria Luisa Fehr, RCS Libri, 1997]
Oggi però, insieme a questo simpatico segnalibro che racchiude lo spirito gioioso di questo periodo, vi lasciamo con una bella citazione dello stesso Dickens:
"Onorerò il Natale nel mio cuore e cercherò di tenerlo con me tutto l'anno."
Buone letture!
Nessun commento:
Posta un commento